Importanti novità per l’Assegno di inclusione, scatta il concetto del silenzio assenso dopo i 60 giorni. Ecco tutti i chiarimenti.
Tra i bonus che più sono stati discussi nelle ultime settimane, vale la pena menzionare l’Assegno di Inclusione. Stiamo parlando di un incentivo tutto nuovo introdotto dal Governo Meloni e che va a sostituire il Reddito di Cittadinanza. Con i primi pagamenti che già sono avvenuti nel corso del mese di gennaio e altri che verranno forniti nella seconda metà del mese di febbraio.
Per chi ancora non ha fatto richiesta, ci sono alcuni aspetti su cui è bene riporre la giusta attenzione. Anche perché, in caso di domanda “falsata”, ci sarà il rifiuto. Secondo i dati, già il 25% delle domande totali sono state respinte. L’Inps ha pensato di pubblicare una circolare proprio qualche giorno fa, nella quale finisce maggiori chiarimenti e delucidazioni riguardanti il concetto del silenzio assenso che entra in gioco dopo i 60 giorni dalla richiesta. Ecco di che cosa si tratta e in che modo poter sfruttare a proprio favore la novità.
Per tutti coloro che si trovano in una situazione di svantaggio e che hanno diritto all’Assegno di Inclusione, c’è l’obbligo di presentare un’autocertificazione all’Inps. Ossia un documento dove il richiedente sottolinea le sue condizioni per sé e per il suo nucleo familiare. Andando ad indicare l’amministrazione che ha rilasciato la certificazione, la data, il numero identificativo e la presai n carico e l’inserimento in un progetto di cura.
A questo punto, entra in gioco il servizio di “Validazione delle certificazioni Adi”, come segnalato dall’Inps nella sua ultima circolare. Si tratta di uno sportello presente nel sito ufficiale dell’ente per dar modo all’amministrazione pubblica di poter validare la dichiarazione. E il tutto deve avvenire entro i 60 giorni dall’inserimento dei vari documenti richiesti.
Ma cosa succede nel caso non avvenga nessuna risposta e quindi non si abbia l’esito sotto mano? In questo caso, entra in gioco il concetto del silenzio assenso. Che dunque renderà valida la vostra domanda e vi darà modo di godere dell’Assegno di Inclusione già dalla prima finestra seguente a quella di accettazione.
Potete ricevere maggiori delucidazioni in merito sia accedendo alla pagina ufficiale dell’Inps dedicata che contattando l’assistenza tramite call-center. O in alternativa, ci sono sportelli appositi negli uffici dedicati che si trovano sparsi per tutta Italia.
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