Alcuni bonus per l’acquisto della prima casa che non possono essere sfruttati senza presentazione dell’ISEE all’atto del rogito.
Tutte le agevolazioni per l’acquisto della casa, e non solo quelle dedicate ai più giovani, necessitano quasi sempre della presentazione dell’ISEE. In particolare, per poter usufruire del bonus casa destinato agli under 36 è indispensabile non solo un ISEE sotto una certa soglia ma anche che esso sia presentato entro una certa data. Il limite discriminante corrisponde alla data del rogito notarile. Già dal 2021, infatti, senza tale attestazione, e senza presentazione puntuale del requisito, i benefici decadono.
Va ricordato che il bonus per l’acquisto della prima casa destinato agli under 36 è stato introdotto per favorire l’indipendenza abitativa dei giovani e, originariamente, per quanto riguarda gli atti stipulati dal 2021 al 31 dicembre 2023. Nel 2024, i giovani under 36 possono ancora fruire del bonus, ma con delle limitazioni.
L’esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale per gli atti di acquisto della prima casa può avvenire se tali atti sono stati stipulati entro il 31 dicembre 2024, a condizione che il rogito sia preceduto da un contratto preliminare registrato entro la fine del 2023.
Per rogito s’intende l’atto notarile con cui, dopo un accordo di compravendita, il notaio rende effettivo il passaggio di proprietà della casa. L’atto precede quindi la trascrizione vera e propria dell’atto di vendita. E, riguardo ai bonus casa dedicati agli under 36, l’Agenzia delle Entrate ha più volte sottolineato la necessità di avere già richiesto l’ISEE entro la data del rogito.
In pratica, il requisito ISEE deve essere soddisfatto al momento della stipula del contratto. E, comunque, non è possibile ottenere un ISEE con validità retroattiva, pur basandosi su una corretta DSU presentata dopo l’atto.
I benefici del bonus sono dunque l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, dell’imposta ipotecaria e di quella catastale per le compravendite non soggette a IVA. Per gli acquisti soggetti a IVA, il bonus dà diritto al riconoscimento di un credito d’imposta pari all’IVA corrisposta al venditore.
Come per ogni altro bonus, l’agevolazione prevede alcuni requisiti fondamentali. Il primo è l’aver compiuto i 36 anni di età nell’anno di stipula dell’atto. Il secondo è quello di possedere un ISEE non superiore a 40.000 euro annui. Poi valgono anche tutti quei requisiti stabiliti per l’agevolazione prima casa senza limiti di età.
Si parla, dunque, dell’obbligo di stabilire la residenza nel Comune dell’immobile entro 18 mesi dall’acquisto e della dichiarazione di non essere titolari di altri immobili abitativi soggetti alle stesse agevolazioni. E questo sia nel Comune dell’immobile da acquistare che su tutto il territorio nazionale.
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