Si tratta di uno strumento davvero molto utile. Ecco le app che ti aiutano ad analizzare l’INCI dei cosmetici
Quando stiamo facendo acquisti e vogliamo acquistare un prodotto per la cura del nostro corpo è bene fare attenzione ad alcuni particolari. Non tutti i prodotti sono consigliati per la nostra salute ed è bene saper fare delle distinzioni.
Ecco quindi che possiamo utilizzare la tecnologia a nostro favore. Esistono infatti degli strumenti che ci aiutano tantissimo nella scelta dei cosmetici e possono facilitare la nostra scelta d’acquisto. Ecco quindi quali sono le app che ti permettono di analizzare l’INCI dei cosmetici e acquistare in sicurezza.
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è una nomenclatura usata in tutto il globo che aiuta ad identificare gli ingredienti di un relativo cosmetico. Questo codice ci aiuta infatti a capire se all’interno del prodotto sono presenti degli ingredienti che possano danneggiare l’ambiente o addirittura la nostra pelle. Ecco perché è importante evitare di acquistare prodotti che possano risultare pericolosi per la nostra salute.
Esistono infatti molte applicazioni che ci aiutano a decifrare l’INCI di un determinato cosmetico e ci forniscono informazioni interessanti sui loro ingredienti. In particolare, evidenzia la presenza di tensioattivi derivati dalla raffinazione del petrolio, particolarmente dannosi per la nostra pelle e ovviamente per l’ambiente. Inoltre, è possibile verificare la presenza di altri ingredienti che derivano dal petrolio.
Tra questi il Paraffinum Liquidum, il PEG e PPG, il Petrolatum o il Mineral Oil. A volte questi ingredienti sono presenti addirittura nei prodotti destinati a neonati o a bambini e molto spesso vengono venduti anche al supermercato. Inoltre, è necessario fare attenzione agli ingredienti altamente inquinanti, come ad esempio l’EDTA, il TEA, il MEA e il MIPA.
L’INCI ci aiuta ad identificare anche gli ingredienti che possono essere altamente allergizzanti, come i potenziali cessori di formaldeide. Tra questi vi possono essere il Triclosan e Imidazolidinyl urea, il Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone e il DMDM Hydantoin.
Questi sono prodotti utilizzati come conservanti. Infine, possiamo identificare la presenza di siliconi. Tra i più pericolosi vi sono il Poliquaternium-80, l’Amodimethicone e il DImethicone. Ma come vi dicevamo, esistono numerose applicazioni che, grazie al semplice utilizzo della fotocamera e alla presenza di un ricco database, permette di decifrare l’INCI. Le applicazioni sono le seguenti:
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