Il Quarticciolo è da anni ostaggio della criminalità, ma la situazione sembra estremamente peggiorata, come testimonia un video shock.
Un reportage esclusivo di Notizie.com ha condotto un’inchiesta nelle piazze di spaccio del Quarticciolo, noto quartiere popolare alla periferia est di Roma. L’ex borgata, protagonista negli anni finali della Seconda Guerra Mondiale di atti di resistenza eroica durante l’occupazione nazista, ancora oggi appare militarizzato. Non dai tedeschi, ovviamente, né dall’esercito italiano, ma dagli uomini dei clan, di origine locale e di importazione, che hanno trasformato la zona in un centro di spaccio.
Il video pubblicato anche su YouTube, mostra in che modo lo spaccio di droga avvenga ormai alla luce del sole, come capitava anni fa a Scampia, a Napoli, o nel quartiere Zen a Palermo. Dovunque è possibile scorgere giovani vedette e pali: ragazzi, spesso giovanissimi, che vengono pagati per stare appostati agli angoli delle strade e segnalare la presenza della polizia o indirizzare i consumatori allo spacciatore più vicino.
I pusher sono davvero tanti e operano un po’ ovunque, smerciando dosi già pronte. C’è un via vai continuo di auto, ma ci sono anche clienti a piedi. La compravendita si consuma in pochi secondi, assecondando un rituale evidentemente ben oleato.
Dai balconi dei palazzi si muovono gli sguardi di altre vedette. A completare le azioni di monitoraggio del territorio ci sono gli scooter sempre a zonzo. Tutti i palazzi presentano ingressi spalancati e molti hanno invece le serrature rotte per permettere ai pusher di nascondersi subito in caso di retata.
Lo spaccio appare come un’attività senza sosta. Si spaccia tanto di giorno e ancora di più di notte. I giornalisti di notizie.com hanno voluto documentare il tutto, con microtelecamere nascoste. E il video fotografa una realtà di completo degrado sociale.
Video shock dello spaccio al Quarticciolo
L’unico che sembra opporsi attivamente allo stato delle cose è don Coluccia, un parroco da sempre attivo nella lotta al degrado e alla criminalità. Da solo prova a presidiare queste vie. La sua missione è quella di allontanare i clienti e disturbare lo spaccio. Lo fa usando un fischietto.
Ecco perché nel quartiere si sente spesso gridare “Prete” dai parte dei tanti pali, che avvisano i pusher dell’arrivo del sacerdote. Don Coluccia può tanto anche perché è seguito da agenti di scorta, essendo già stato in passato minacciato di morte della malavita.
Anni fa il Quarticciolo era la base operativa della famosa banda del Gobbo (al secolo Giuseppe Albano), uno dei banditi romantici della vecchia criminalità capitolina. Oggi il modello è quello di Gomorra. Si smerciano cocaina, crack, fumo, erba ed eroina. Lo spaccio è il business più redditizio e buona parte del quartiere accetta o subisce la situazione in silenzio.