Ryanair ha da anni monopolizzato il mercato dei voli, per i suoi prezzi bassi e i servizi offerti. La compagnia low cost è famosa in tutto il mondo, ma sapete quanto guadagna un pilota di questa linea?
Sicuramente si tratta di un ruolo di grandissima responsabilità e che dunque obbliga le aziende a prendere professionisti di assoluto livello. E in questo senso è difficile pensare di non pagarli il giusto.
Anche perché per diventare piloti di aeroplani di linea serve studiare e molto. È necessario frequentare il corso presso l’ATO (Organizzazione per l’addestramento). Si tratta di una scuola, vera e propria, di piloti autorizzata dall’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile).
Servirà dunque svolgere 100 ore di lezioni teoriche e anche 45 di pratica di volo per una durata di sei mesi. Una volta ottenuta la licenza però si dovranno seguire altri corsi di formazione ad alto livello per integrare le ore di formazione già svolte. Il corso integrato parla di 750 ore di teoria e 200 di pratica di volo. Si devono poi superare anche dei test psicofisici per risultare adatti e abili a questo tipo di professione. Ma quanto guadagna un pilota della Ryanair?
Quanto guadagna un pilota della Ryanair?
Nonostante i piloti di Ryanair abbiano uno stipendio importante, questo si muove al di sotto dei numeri legati alle altre compagnie. Chi non conosce questo tipo di contesto potrà trovare le cifre davvero incredibili sotto diversi punti di vista.
Lo stipendio medio si muove tra 1600 e 8000 euro ai quali si va ad aggiungere anche un buon bonus guadagnato in base alle ore di volo. Per capire però la proporzione andiamo a leggere anche quanto guadagnano i piloti delle altre compagnie.
Quelli che lavorano per la Qatar Airways guadagnano tra i 9mila e i 12mila, mentre di media un pilota della Easyjet guadagna 3mila euro. Per quanto riguarda British Airways e Emirates Airlines invece gli stipendi sono tra gli 8mila e i 10mila. Infine quelli della Delta Airlines sono i più pagati e guadagnano tra i 10 e i 12mila euro al mese.
Va però aggiunto il fatto che ci sono anche tante varianti in base alle ore di servizio e diversi altri particolari. Si tratta di un lavoro molto complicato che porta ogni pilota a 12 ore di riposo tra un volo e l’altro per recuperare e in un anno si parla di 700/800 ore di volo oltre alla preparazione.