Problemi per Carlo Conti, il conduttore della Rai è finito nella bufera. Non mancano le critiche nei suoi confronti: “Ma che bisogno c’era?”.
Tra i conduttori della televisione italiana che più hanno fatto la storia e ancora oggi sono amatissimi dal pubblico, una menzione d’onore va fatta per Carlo Conti. Da sempre volto riconosciuto dei canali Rai, ha saputo tenere incollati allo schermo per ore milioni di telespettatori durante tutti gli anni di carriera.
E non sembra essere finita qui, perché ci sono tanti altri progetti in arrivo per lui. Se da un lato si vocifera di una possibile conduzione del Festival di Sanremo il prossimo anno post Amadeus, dall’altra c’è un programma TV che presto potrebbe arrivare sui palinsesti Rai. Non mancano però le critiche nei suoi confronti, tanto che c’è già chi lo vede nella bufera. “Ma che bisogno c’era?“: ecco che cosa sta succedendo.
Carlo Conti e le critiche nei suoi confronti: cosa sta succedendo
Per Carlo Conti ci sono alcuni problemi da affrontare nel breve termine. O meglio, critiche sollevate da alcuni appassionati della TV italiana nei confronti del noto conduttore televisivo. Ecco che cosa sta succedendo, ad avvalorare il tutto ci hanno pensato le parole di Alessandro Cecchi Paone nella sua rubrica sul giornale cartaceo NuovoTV.
Ossia un format in cui quest’ultimo risponde alle domande di alcuni lettori. Ed è stato Ettore da Messina a sollevare un dubbio su Carlo Conti e sulla sua nuova conduzione dello storico programma Rischiatutto. Che torna in occasione dei 70 anni della Rai con due puntate dopo lo speciale di gennaio. Ma insistere su programmi appartenenti ormai al passato è una scelta vincente? Non secondo il lettore, che si chiede: “Ma che bisogno c’era?“.
E anche Cecchi Paone è dello stesso avviso. Secondo le sue parole, ci vuole un miracolo vero e proprio per sperare in buoni ascolti dopo quanto successo a gennaio. Il rischio è che Rischiatutto abbia ormai fatto il suo tempo e si rivelerà dunque un flop. I ritmi e i linguaggi del media televisivo sono ormai cambiati da tempo, ed è dunque complicato trovare una buona fetta di pubblico disposta a fare un tuffo nel passato in maniera stabile. “Possibile che nessun produttore abbia idee nuove? In TV c’è bisogno di novità, di guardare al futuro con stili diversi che, magari, attirino i giovani“ ha infine bacchettato Cecchi Paone.